Come la marea la felicità

marea

Ti riporta via...

Come si fa a conservare il buon umore? Sarebbe splendido poterlo imbottigliare, per attingervi nei momenti di arsura. Ormai è scontato aver appresso acqua sempre fresca, esistono borracce sensazionali che ce lo permettono; magari un giorno inventeranno anche bottiglie speciali in grado di custodire le nostre sensazioni.

Avere un po’ di felicità tascabile pronta all’uso tornerebbe utile, perché alle volte occorre sforzarsi per ricordare a noi stessi le ragioni per cui dovremmo sentirci grati e sì, felici. Solo che se bisogna impegnarsi per sentirsi tali allora la faccenda si complica.

Tutti noi viviamo momenti felici nel corso della nostra vita, ma è difficile perdurare in quello stato di beatitudine, è come cavalcare un’onda. Ad un centro punto si finisce con l’arenarsi, come se la marea del quotidiano ci trascinasse finché non ci ritroviamo impantanati; è allora che occorre rimboccarsi le maniche per focalizzarci sulle cose importanti, ci si rituffa e così si può raggiungere di nuovo la cresta dell’onda. Ma non capita spesso. Perché non si può vivere lì sulla schiuma?

...come la marea

Tutte le cose belle della nostra vita, quelle davvero importanti, persistono nella loro bellezza e importanza, siamo forse noi che, stanchi di nuotare, finiamo col galleggiare con la scusa di riprendere fiato, finché non ci ritroviamo insabbiati a riva. Bisognerebbe trovare qualcosa che ci spinge a proseguire con energiche bracciate invece di fare il morto a galla.

Come si mantengono la positività e il buon umore? C’è chi dice che si tratta di una scelta, che bisogna uscire di casa decidendo con coraggio di mantenersi allegri. Mi sembra qualcosa di impraticabile, non si possono comandare i nostri stati d’animo.

Quello che forse potremmo tentare, aprendo gli occhi al mattino in un giorno grigio, è concentrarci su un aspetto della nostra vita che ci piace, uno solo, e ragionarci sopra e lasciare che ci accompagni per buona parte della giornata. E quando la marea chiama, cercare di ricordarci che a nuotare abbiamo imparato da piccoli, quando le onde le trovavamo divertenti e più alte erano meglio era, e quindi, che il nostro sia stile libero o cagnolino, sappiamo come navigare fra gli alti e bassi della vita.

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