La percezione del tempo – pensata # 5

Spesso ci si lamenta di non avere abbastanza tempo. Le motivazioni sono innumerevoli, dalle più legittime alle meno condivisibili. Comunque il risultato è sempre lo stesso. Una frustrante insoddisfazione.

A causa di varie ragioni ci sembra di essere quotidianamente derubati. Proprio sotto i nostri occhi. E magari con la nostra partecipazione. Proprio come capita agli allocchi che in strada si fanno raggirare dal gioco delle tre carte o quello dei tre bicchieri. Colpevole il tempo medesimo. Un ladrone che illude, sfugge, inganna e corre a più non posso.

human-1195663_1920Chi possiede davvero il tempo per fare tutto quello che vorrebbe? Qualcuno rimanda a quando andrà in pensione. Almeno qualche fortunato per il quale questa condizione è ancora assicurata. Che poi è proprio questo il punto. Non si fa che ripetere lo faccio poi, come se dipendesse solo ed esclusivamente da noi. Per molti, anzi moltissimi, si tratta sempre di rimandare. Con la coscienza o meno del fatto che quel poi potrebbe esserci come no. Come la pensione stessa per molti, anzi moltissimi.

Ma non è finita qui. Il tempo, oltre a facoltà degne di Lupin Terzo, si dimostra mutevole e sorprendente quasi fosse un trasformista. In quanti ci siamo accorti della sua capacità di rallentare nei momenti meno propizi e al contempo di accelerare proprio quando meno lo desideriamo? Accade perfino negli spostamenti.

Non di rado, nel caso di un’uscita di piacere, all’andata il tragitto sembra più lungo che al ritorno.

Ce lo si spiega col fatto che l’emozione e l’ansia di giungere influiscono sulla nostra percezione del tempo. Personalmente trovo che questo sia affascinante.

La nostra percezione del tempo è diversa a seconda dei momenti. Dei contesti. Delle emozioni. Come se in parte dipendesse proprio da noi. E non è forse così? Sta a noi decidere come impegnare il nostro tempo. Quello impiegato in obblighi e doveri, così come quello libero. Guardare l’orologio ogni due per tre, continuare a pensare a quel che si farà dopo, distrarsi continuamente non farà che dilatare l’attesa. Concentrarsi su quel che si sta facendo, oltre a corrispondere ad una forma di meditazione, avrà l’effetto opposto.

Time - punti di vistaForse il vero trucco è non stare troppo a rimuginare sul tempo. Non fermarsi a calcolare quanto ne perdiamo negli spostamenti. Nei viaggi. Quanto a dormire. A lavorare. Né quanto ancora ne perderemo. Il colpaccio sarebbe riuscire a focalizzarsi sul qui e adesso, come dicevano i filosofi. Così magari la scoperta del primo capello bianco non costituirà una tragedia, ma ci strapperà un sorriso per la conquista non a tutti concessa. Sarebbe sempre meglio più tardi. Meglio poi che prima, ma abbiamo tutti visto gli episodi di Lupin e sappiamo che con quelli come lui è impossibile discutere. A meno che tu non sia formosa, con lunghe gambe e dotata di un’abile parrucchiera come alleata.

Volevo intitolare questo articolo come una delle mie canzoni preferite dei Muse, Time is running out. Poi ho pensato che sarebbe meglio farvela ascoltare, qui potete vedere il video.

 

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