The midnight club, C.P.

the midnight club

The midnight club, chissà cosa ne tirerà fuori quel genio di Mike Flanagan!

Ho scoperto che un regista e sceneggiatore che mi piace farà una nuova serie e non ho resistito, ho dovuto leggere il libro a cui si ispira, anche se in inglese. Sono incappata in una riflessione che mi sono appuntata, come spesso capita quando leggo e volevo condividerla.

Nel libro si parla di vite passate e reincarnazione, sebbene sia tutto relegato alla dimensione onirica, in modo che la scelta di credervi o meno sia unicamente del lettore. La protagonista è destinata a una morte precoce, quindi è naturale che rifletta su cosa le accadrà, però le viene suggerito di non pensarla in termini di rinascita.

La citazione che ho racchiuso nell'immagine

Noi ci identifichiamo con il nostro corpo, ossia con il nostro aspetto e la nostra personalità, ma in realtà si tratta di caratteristiche effimere e soggette al cambiamento. Noi non siamo queste cose perché la nostra essenza, quel che siamo davvero, non cambia mai. Quel che conta è vivere il nostro presente, godere appieno della nostra vita, qui e ora. La morte arriva quando è ora, a prescindere dalle nostre preoccupazioni, l’unico modo di farvi fronte è essere concentrati sul presente. Poiché in fondo si tratta di togliersi un vestito e indossarne un altro, non è il caso di preoccuparcene.

In my opinion

Si tratta di un altro monito a vivere appieno ogni momento, ad apprezzare ogni singolo giorno, nulla di nuovo in effetti, ma vista la difficoltà nel riuscirci, per quanto appaia semplice e banale, penso faccia bene continuare a incapparci.

In fondo è la bellezza dei libri: leggere è rileggere, quel che cambia sono le parole, lo stile e gli accenti che noi lettori, e noi autori, poniamo qua e là nel testo.

The midnight club... Come ci sono incappata?

Il libro si intitola The midnight club, di Christofer Pike, mentre il regista che mi piace è Mike Flanagan. The Haunting of Bly Manor ha scalato la mia personale classifica delle migliori serie mai viste. Per chi non sa di cosa sto parlando, qui il link del trailer.

Ps. rientra nel genere horror, anche se penso sia limitativo definirla tale, perché racchiude tanto di più… ovvio che mi abbia conquistato! Comunque non è consigliata ai deboli di cuore. Anche perché io, che non mi reputo tale, devo ammettere che alla fine mi sono commossa.

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