Alcune persone non si sentono all’altezza per natura. Non importa quanto studino, si preparino, si esercitino in vista dell’esame che li attende, al momento di sostenerlo si sentiranno inadeguati e temeranno di fallire.
Spesso l’insicurezza si fa sentire quando dobbiamo affrontare una prova difficile. Dentro di noi si disputa uno scontro a livello inconscio che spesso può assomigliare all’incontro tra le tifoserie di due squadre avversarie. Una spera che avremo successo e guida i cori d’incoraggiamento. L’altra è atterrita all’idea che falliremo e ordisce slogan deprimenti.
Spesso le voci che echeggiano nei recessi della nostra mente assomigliano paurosamente a quelle di persone che conosciamo bene, ma quel che spaventa di più è che si tratta di due facce della stessa medaglia su cui è raffigurato proprio il nostro volto. Mettendosi in gioco, chiunque di noi sperimenta questo dissidio interiore che vede consapevolezza e insicurezza scontrarsi in un gioco di equilibri che può avere diversi risultati.
Se la bilancia pende dal lato favorevole, si è in grado di mettere a tacere gli ultrà e affrontare a testa alta la prova che ci aspetta. Altrimenti ci si presenta all’appuntamento aggravati dal peso del timore di non farcela. Allora può capitare di tutto.
La paura può avere la meglio oppure possiamo sbarazzarcene nel bel mezzo dell’esame, oppure ancora ci accompagna per tutta la sua durata e si dissipa solo sul finale. Non è detto che pregiudichi l’esito, ma influisce sicuramente sul nostro atteggiamento nei confronti del test e, perché no, della vita stessa.
In conclusione, ci sono persone che credono in se stesse, perché naturalmente portate a farlo o perché cresciute e abituate a fidarsi di se stesse, e altre che invece ci devono lavorare…chi più, chi meno. Quel che è certo è che un po’ di fiducia in se stessi non guasta mai.
Ovviamente ci sono anche quelli che di sicumera ne hanno da vendere…peccato che non si possa comprare come in una svendita al mercato.
Sante parole! Per anni ho dovuto fare i conti con l’insicurezza: all’università spesso non davo il meglio di me proprio perché credevo di non farcela e credevo che non sarei stata in grado. Piano piano, con l’aiuto delle soddisfazioni che arrivano e con i commenti che ricevo, sto imparando a credere in me stessa, ma ahimè è sempre dietro l’angolo quel coro pronto a mettere tutto in discussione. Forse però la nota positiva è che con l’insicurezza riusciamo sempre a migliorare noi stessi? (O è l’alibi che mi sto dando?) 😅
L’importante credo sia non farsi abbattere, ma continuare a rispondere a tono… è una battaglia lenta, ma a lungo andare in effetti, credendo sempre di più in noi stessi, potremmo avete la meglio e affrontare le nuove sfide con maggior convinzione!