Perché esistono i pettegolezzi? Di base dovremmo venire educati fin da bambini a non criticare gli altri. Si impara nei primi anni di scuola a preoccuparci prima di ogni cosa di noi stessi. Ci dicono di mantenere lo sguardo sul proprio compito in classe. Ci spronano a praticare un’autoanalisi continua, invece di esprimerci sul lavoro altrui. Credo sia la base per diventare adulti onesti e responsabili in grado di pensare con la propria testa. Chi non rammenta la massima che allude ad un anonimo cavalcavia e ad un eventuale immotivato suicidio di massa?
La scelta simbolica di buttarsi da quel ponte è sintomo di atteggiamenti come i seguenti. Prendere sempre esempio dagli altri. Ripetere parole di cui non si conosce il significato. Emulare comportamenti disdicevoli per ottenere favore e consensi. Sono tutti atteggiamenti che portano a diventare sostanzialmente delle pecore. Lungi da me biasimare i cari ovini. Trovo siano animali adorabili, sebbene lontani dal rappresentare un modello comportamentale raccomandabile. Almeno quanto ad etica personale e correttezza.
Eppure, per quanto si sia ben educati, a ognuno di noi è capitato di esprimersi negativamente nei riguardi di una persona mentre quest’ultima non era presente. Se mai esistesse qualcuno che non rientra nel gruppo, credo sarebbe un mostro di perfezione impossibile da avvicinare. La perfezione genera distanza e spesso invidia. Di conseguenza commenti malevoli, che non potrebbero essere pronunciati a portata d’orecchio del diretto interessato.
La psicologia spicciola suggerisce che tali comportamenti siano dettati dall’insicurezza. Oltretutto l’animo umano tende ad essere meschino. Se in prima persona non ci si sente all’altezza, allora non è giusto che gli altri vivano liberi da freni e paure. Occorre che si sentano degli inetti tali e quali a noi. Eppure tutto questo non è sufficiente a spiegare il godimento che talune persone provano nel commentare scelte e comportamenti altrui. Si tratta di un compiacimento superato solo dall’incappare in qualcuno che condivide le medesime opinioni in merito al soggetto di turno.
Per lo più si incontra accondiscendenza, ma non è raro scoprire un valido sostegno pronto a dispensare saggezza. Così, quel che magari in partenza era solo un’opinione confidata a fior di labbra, può trasformarsi in un giudizio bello e buono. Uno fornito di gambe robuste su cui correre e saltare di bocca in bocca, come un dinamico herpes labiale. Non stupisca dunque la velocità con cui circolano i pettegolezzi. La loro origine può essere accidentale oppure meditata, ma che si tratti di un equivoco o di una maldicenza, la portata delle conseguenze resta imprevedibile.
D’altra parte non c’è crema che possa impedire l’insorgere dell’herpes, tuttalpiù si possono arginare i danni una volta che è fiorito. Ecco, stessa cosa accade coi pettegolezzi. L’unica differenza è che un’infezione si può debellare, mentre la tendenza a spettegolare è caratteristica innata nell’animo umano.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.
Mark Twain